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Erano le sue soluzioni pensate per il mercato internazionale, il fiore all’occhiello di Celli a Sommet de l’Elevage, uno dei principali saloni europei dedicati all’agricoltura ed all’allevamento: l’azienda mantiene così alta l’attenzione nei confronti dei mercati del Nord Europa e in particolare di quello francese, ancora in crescita e sempre molto ricettivo nei confronti delle proposte Celli.
Un rapporto di fiducia che ultimamente sta interessando anche l’ambito biologico, al quale i transalpini si stanno avvicinando con sempre maggior interesse: non a caso, tra le macchine che hanno riscosso più successo a Sommet de l’Elevage c’era anche una delle principali novità del settore, ovvero la fresatrice TIGER 190 BIO. Il modello, sviluppato da Celli sul progetto della versione “tradizionale”, presenta numerose specifiche tecniche (a partire dalle ruote anteriori gemellate) che vanno nella direzione di una lavorazione minimale del terreno e dell’utilizzo del tagliato come compost.
Soluzioni che hanno incuriosito i visitatori di Sommet de l’Elevage, che in fiera hanno potuto ammirare anche altri modelli come la vangatrice Y70, l’erpice MINIGO con rullo gabbia e la fresatrice B155 con zappe squadro, uno dei modelli più collaudati (e al tempo stesso più venduti nel mondo) di Celli.