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L’innovazione in agricoltura è un processo continuo, che richiede ascolto del mercato e delle esigenze degli operatori, oltre a costanti investimenti. Anche la lavorazione e la preparazione del terreno per la semina, ad esempio, sono una conquista relativamente recente del processo di meccanizzazione. Lo sa bene Celli, che anticipando una sempre maggiore richiesta in questa direzione, ha iniziato ad abbinare agli interrasassi che già produceva (da quelli di grandi dimensioni come SUPER LOTHAR P ai più piccoli come ARES) con baulatori che preparano il terreno una volta che sono stati eliminati massi ed altri ostacoli di varia natura.
E’ iniziata così la produzione di baulatrici, che dopo diversi anni continua a crescere nel segno di continue innovazioni tecniche: dallo studio sui profili posteriori (e sulle loro differenti regolazioni) ai tipi di zappa, dai coltelli al rotore, tante sono le variabili che rendono una macchina adatta ai diversi tipi di terreni e di coltivazione. Ne sono un esempio anche la ricerca sui materiali, che ha portato ad adottare plastiche come polipropilene o poliuretano per il rivestimento della parte posteriore (ed evitare quindi che i terreni più erosivi consumino la lamiera), o lo sviluppo di un sistema di rotazione contrario alla direzione di avanzamento (come nel caso degli interrasassi) per una migliore finitura del terreno, specie nella coltivazione di ortaggi.
Già applicate su frese fisse e pieghevoli, oggi Celli sta valutando di abbinare le baulatrici anche a tutta la gamma degli erpici. Lo sviluppo va nella direzione di macchine sempre più flessibili e modulari, che consentano agli operatori un utilizzo più ampio possibile: uno sforzo che sta premiando Celli in particolare sul mercato europeo ed australiano, i più ricettivi nei confronti di questa tipologia di prodotto.